Se guardate bene la mozzarellina vi sorride...vedete gli occhietti verdi e il sorrisino??!!''?? : D
Ingredienti:
Pesto
Mozzarella di bufala
Pomodoro
Sale
Pepe
Preparazione:
Tagliare a rondelle la mozzarella posizionare la prima rondella, spennellare a piacimento con il pesto, sovrapporre la rondella di pomodoro precedentemente tagliata e spolverare con sale e pepe, aggiungere ancora una fetta di mozzarella, pesto, pomodoro e concludere con una fetta di mozzarella.
Decorare a piacimento!! Buon appe!!!
LO SAPEVI CHE:
I pinoli sono detti frutto del desiderio hanno un sapore delicatissimo. Frutto ritenuto molto prezioso anche perché per maturare gli occorrono tre anni, e trenta chili di pigne offrono solo un chilo di pinoli I pinoli sono un vero e proprio integratore, particolarmente utile quando l’energia si
abbassa e il nostro motore fisico e psicologico va giù. I vegetariani non ne
dovrebbero fare a meno ed anche chi studia molto o è sottoposto a grandi stress
fisici. Ad esempio gli sportivi. I pinoli sono un cibo proteico, ne contengono
oltre 30 g su 100 g. Essendo costituiti per il 50% da lipidi, sono molto
calorici, quasi 600 per 100 g. Ricchi di fosforo, contengono anche calcio e
pro-vitamina A. Sono un integratore utile alle persone sottopeso, a chi soffre
di stanchezza, astenia, in particolare durante i mesi freddi. Ho visto che
molte terapie alimentari nell’ ambito delle medicine dolci, prevedono un consumo
di almeno 50 g di pinoli, tra colazione e merenda oppure nelle insalate, per i
sintomi classici da esaurimento fisico.
Motivi mitologici, magici e medici contribuirono sin
dall’ antichità a dare origine alla fama di questi straordinari potenziatori di
fertilità. Già i Frigi, popolo originario dell'Anatolia centrale, nel
millecento a.C. adoravano il pino non solo per la sua bellezza sempreverde, ma
anche perché forniva dei frutti con i quali preparare un vino inebriante. In
Grecia durante le feste propiziatorie di fertilità, delle pigne ancora chiuse
venivano gettate in fosse scavate nella terra insieme ad altri oggetti; le
pigne simboleggiavano con la loro forma l’attributo maschile ancora gravido del
seme. Nella letteratura latina sono numerose le testimonianze sulla fama
afrodisiaca dei pinoli. Ovidio li elogiava nella “Ars amatoria” come uno dei
pochi cibi sicuramente capaci di favorire l’amore. Plinio scriveva: “i pinoli
spengono la sete, calmano i bruciori dello stomaco e vincono la debolezza delle
parti virili”. In cucina i Romani accompagnavano l’aroma dei pinoli al
formaggio, e Apicio li consigliava quale ingrediente per confezionare salse,
carni o ripieni. Quasi mille anni dopo,
il medico e filosofo arabo Avicenna (XI sec.) sentenziò con autorità che i
pinoli aumentavano lo sperma e provocavano il coito. Secondo un’attestazione
del Platina la fiducia sulle virtù afrodisiache di questi frutti crebbe
enormemente a cavallo tra Quattro e Cinquecento: “Si dice che i pinoli mangiati
piuttosto spesso insieme con uva passa stimolino l’attività sessuale, anche
quando sia carente; il medesimo effetto fanno conditi con lo zucchero. I nobili
e i ricchi li mangiano frequentemente in periodo di digiuno con il primo e con
l’ultimo piatto. Con i pinoli avvolti nello zucchero sciolto in un cucchiaio si
fanno delle pastiglie alle quali si applicano sottili lacrime d’oro battuto,
penso per magnificenza e per diletto”. I pinoli, inoltre, sono sempre stati
considerati afrodisiaci e capaci di favorire la fertilità. Se consumati con uva
secca e zucchero, essi aumentano le proprie proprietà afrodisiache.
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